Versione in lingua friulana de "I Rusteghi" di Carlo Goldoni; andata in scena a Venezia nel 1760, I Rusteghi costituisce uno dei più raffinati punti d’arrivo della riforma goldoniana. Dopo aver tolto dalla scena le maschere, Goldoni diede vita ad una serie di commedie ciascuna incentrata sullo studio di un carattere. I rusteghi sono «...uomini di rigida maniera ed insociabili, seguaci degli usi antichi, e nemici terribili delle mode, del divertimento e delle conversazioni del secolo...», si tratta di esseri burberi e irosi, esempio estremo di come l’uomo borghese, per sua natura attento alle sorti economiche e alla rispettabilità della famiglia, possa degenerare, divenendo gretto e prepotente. L’abilità dell’autore sta nell’avere portato sulla scena, simultaneamente, quattro personaggi, ritratto del medesimo carattere, riuscendo a conferire ad ogni rustego sfumature differenti, per cui ciascuno conserva una forte individualità. Oltre a ciò, la commedia si caratterizza per un’analisi psicologica particolarmente attenta, che si riflette anche nel dialogo brioso e spumeggiante delle donne che si contrappone a quello cupo e iroso degli uomini. La commedia "I Ruspiôs" ha debuttato, con grande successo di pubblico, al Teatro Nuovo Giovanni da Udine.