Rappresentato per la prima volta in lingua italiana a Roma nel 1923, questo testo, considerato uno dei capolavori del grande Pirandello, ci pone di fronte ad un vasto assortimento di personaggi femminili ognuno con un diverso modo di proporre e avvalersi del “potere” del proprio sesso.
Trama
Questo testo, considerato uno dei capolavori del grande drammaturgo siciliano, tratta la vicenda di una giovane donna, Beatrice Fiorica, la quale viene a sapere che il marito la tradisce con la moglie di Ciampa, scrivano del cavalier Fiorica, e decide di farsi aiutare dal delegato Spanò per sorprendere in flagrante i due amanti. Così la giovane moglie offesa decide di allontanare Ciampa mandandolo a Palermo per sbrigare certe commissioni e poco dopo far scoppiare lo scandalo; ma la soddisfazione di Beatrice ha breve durata poiché dal verbale risultano solo elementi negativi e non vi è alcuna prova di adulterio. Nonostante tutto, Ciampa, che era a conoscenza della relazione tra i due, in città viene tacciato come “cornuto” e dunque non gli resta altro da fare che uccidere i due amanti; ma la soluzione che egli propone è un’altra: che la signora Fiorica si faccia credere pazza e così cerca di convincerla, giacché solo in questo modo il suo onore e quello del marito potranno essere salvi. (fonte www.teatroteatro.it)