Associazione Culturale Udine Sipario
Trieste - A spasso con la cultura
data: 10 marzo 2024
luogo: Trieste
organizzazione: Associazione Culturale Udine Sipario
Trieste
Una giornata a Trieste per visitare la mostra su Van Gogh al Museo Revoltella, la Risiera di San Sabba e la Sinagoga
Monsieur Ginoux
Il Museo Revoltella – Galleria d’Arte Moderna di Trieste ospita la mostra dedicata a Vincent Van Gogh, uno dei pittori più noti e apprezzati a livello mondiale.
Quella che viene presentata a Trieste è la cosiddetta “mostra dei record”, perché visitata in pochi mesi da 600.000 visitatori a Roma.
Vincent Van Gogh, nato in Olanda il 30 marzo del 1853, ebbe una vita tormentata conclusasi a soli 37 anni con un suicidio. Le molte tragedie che lo accompagnarono durante la sua esistenza e il suo carattere difficile ed instabile influenzarono profondamente lo stile dell’artista.
La mostra, attraverso l’esposizione di oltre 50 capolavori di Van Gogh, provenienti dal Museo Kroller Muller di Otterlo, vuole documentare l’intero percorso artistico del pittore a partire dall’appassionato rapporto con gli scuri paesaggi della giovinezza, per proseguire con i disegni e gli oli dedicati al tema dei tessitori, per giungere alle opere del suo soggiorno parigino, raffiguranti il paesaggio e momenti della vita sociale dell’artista ed infine agli ultimi dipinti di St. Remy e Auvers-Sur-Oise, dove mise fine alla sua tormentata vita.
Madame Ginoux
L’esposizione sarà arricchita da una presenza speciale: i due ritratti di Monsieur e Madame Ginoux (i proprietari del caffè di Arles frequentato da Van Gogh), realizzati nel 1890. Sono conservati uno nel Kroller Muller Museum – prestatore di quasi tutte le opere presenti in mostra – e l’altra alla Galleria Nazionale di Roma. In occasione della mostra triestina i due coniugi, ritratti dal loro amico Van Gogh, si rincontreranno e potranno stare nuovamente vicini. (fonte: www.museorevoltella.it)
Risiera di San Sabba
La Risiera di San Sabba
Il grande complesso di edifici nacque come stabilimento industriale per la lavorazione del riso nel periferico rione di San Sabba. Costruito tra 1898 e 1913, fu in attività fino ai primi anni Trenta, quando la produzione – tra il 1927 e il 1934 – cessò.
A partire dal 1930 il Regio esercito italiano iniziò a utilizzare come magazzino una parte dei locali del comprensorio che, dopo il 1940, venne trasformato a tutti gli effetti in caserma militare.
In seguito all’occupazione del territorio da parte delle forze tedesche, l’ex opificio fu utilizzato come campo di prigionia provvisorio per i militari italiani catturati dopo l’8 settembre 1943 (Stalag 339) e successivamente trasformato in Polizeihaftlager (Campo di detenzione e di polizia, una delle realtà tipiche dell’universo concentrazionario nazista).
Dopo la liberazione e fino ai primi anni Sessanta la Risiera di San Sabba fu campo di raccolta per profughi in fuga dai Paesi oltre la “cortina di ferro”. Nel 1965 il Presidente della Repubblica Giuseppe Saragat dichiarava la Risiera Monumento Nazionale per il suo rilevante interesse storico e politico. Nel 1975 il museo e memoriale viene aperto al pubblico come Civico Museo della Risiera di San Sabba – Monumento Nazionale. (fonte: www.risierasansabba.it)
La Sinagoga
La Sinagoga di via San Francesco è uno degli edifici simbolo della Trieste multireligiosa e rappresenta in modo tangibile l’influenza raggiunta tra Otto e Novecento dalla Comunità ebraica nella vita economica e culturale della città.
Il Tempio Maggiore, inaugurato nel 1912, rimpiazzò le Scole (sinagoghe) che dalla metà del Settecento avevano risposto alle necessità di culto degli ebrei triestini e fu progettata tenendo conto delle esigenze di una Comunità sempre più fiorente, che alla fine dell’Ottocento contava circa 5 mila membri. Le Scole, accomunate da un modello architettonico assai diffuso nell’Italia nord orientale, con sale rettangolari dalle file longitudinali di banchi rivolti al centro o verso il lato orientale, all’interno erano finemente decorate e arredate, ma dovevano proporre all’esterno un aspetto modesto e anonimo, tale da confondersi con le case adiacenti.
Per dimensione e per struttura, il nuovo Tempio voleva invece essere all’altezza degli altri grandi edifici di culto per evidenziare così l’emancipazione civile e politica finalmente raggiunta nel 1867.
Il Tempio, uno dei più grandi e maestosi d’Europa, appare come una tipica “sinagoga dell’emancipazione”, in cui la sala da preghiera principale, a pianta rettangolare, si articola in tre navate che culminano nella maestosa abside dalla volta a mosaico dorato. Stili diversi s’intrecciano in una struttura originale e di grande suggestione. (fonte: www.triestebraica.it)
Sinagoga di Trieste